Anche Burberry annuncia la svolta fur free. La Maison britannica ha fatto sapere che non utilizzerà più la pelliccia nella produzione di capi e accessori, a partire dalla collezione che segnerà il debutto alla direzione creativa di Riccardo Tisci.
L’ennesima svolta del brand sotto la nuova guida dello stilista italiano: l’appuntamento con i risultati in passerella è previsto alla prossima London fashion week. Intanto Burberry continua a far parlare di sé con questa repentina svolta ambientalista: “Lusso contemporaneo significa essere responsabili a livello sociale e ambientale: questa convinzione è fondamentale per noi in Burberry ed è la chiave del nostro successo” ha dichiarato il ceo Marco Gobbetti.
In realtà, la Maison aveva subito diverse pressioni dal mondo green dopo la notizia del maxi “rogo” degli invenduti: solo lo scorso luglio, la Maison aveva fatto sapere di aver letteralmente distrutto nell’anno precedente abiti, accessori e profumi per un valore di 28,6 milioni di sterline per difendersi dalle svendite e dalle contraffazioni – uno spreco che aveva fatto imbestialire le associazioni in difesa dell’ambiente (a partire da Greenpeace). E che da oggi la Maison si lascia definitivamente alle spalle: non solo Burberry, proprio come Gucci, Ralph Lauren e Versace tra gli altri, non produrrà più prodotti in pelliccia animale, ma non brucerà più neanche gli invenduti – riciclandoli. Stop all’inquinamento quindi: per la gioia degli ambientalisti.