Ricorre nelle favole il dualismo tra bene e male e, anche nella favola natalizia Lo Schiaccianoci di Čajkovskij che apre la stagione scaligera del balletto, il bene trionfa sul male.
In scena una nuova produzione con la coreografia creata nel 2013 per il Teatro Mikhailovskijdi da Nacho Duato, uno dei maggiori coreografi contemporanei, allievo di Béjart. Direttore il raffinato Vladimir Fedoseyev, le scene e i costumi di Jérôme Kaplan.
Un balletto “neoclassico”, come lo ha definito Duato. Una rilettura fresca e vigorosa che trasferisce il sogno di Clara negli anni Trenta. Personalmente trovo la rappresentazione efficace, brillante, accattivante, svincolata da certi orpelli ottocenteschi un po’ desueti.
Roberto Bolle – superlativo! – con il suo usuale carisma discreto ha dipinto in maniera impeccabile il personaggio del principe/Schiaccianoci caricandolo di passione e forte emozione. Maria Eichwald, una Clara vivace, perfetta. Nel celeberrimo passo a due del secondo atto le due étoiles hanno interpretato, recitato e danzato con elegante intensità ed energia suscitando nel pubblico una tensione ed emozione palpabile, da brivido. Il corpo di Ballo sempre tecnicamente superlativo. Uno spettacolo coinvolgente, interessante, certamente degno di nota.
Nelle repliche si esibiranno Nicoletta Manni e Claudio Coviello, Vittoria Valerio e Angelo Greco, Virna Toppi e Antonino Sutera.