Mentre l’Italia vive la propria quarantena, il governo inglese sembra ignorare il pericolo Coronavirus. Ma c’è chi lo ha percepito, e fa da sé: a partire dai colossi del retail di lusso.
Se la misura più stringente al momento in UK è quella adottata dal ministro dell’Istruzione, Gavin Williamson, che ha chiuso le scuole di ogni ordine e grado nel Regno Unito (lockdown anticipati in Scozia, Galles e Irlanda del Nord), bar, negozi e altre attività continuano a restare aperti. Ma i department store più alla moda hanno preferito adottare da soli misure straordinarie anti Coronavirus: da Selfriges, passando per Matchesfashion e Browns, fino a Harrods.
In assenza di divieti stringenti da parte del governo di Boris Johnson, i grandi magazzini inglesi fanno muro. Selfridges ha fatto sapere che chiuderà temporaneamente i suoi 4 department store a Londra, Birmingham e Manchester per contribuire a limitare l’epidemia. Stessa sorte per Matchesfashion: la catena lusso che ha annunciato la chiusura dei 4 store londinesi fino a data da destinarsi. Entrambe le destinazioni shopping resteranno attive online, con un regolare servizio di consegne. Anche Browns cede al Covid-19 e chiude temporaneamente le sue attività: “abbiamo deciso di chiudere temporaneamente i nostri negozi, inclusa la sede operativa, per contribuire a placare la diffusione del Covid-19”, dichiara Holli Rogers, ad del gruppo fashion nell’orbita di Farfetch.
E la mecca dello shopping luxury, Harrods? Dal canto suo, ha per ora ridotto solo l’orario di apertura (dalle 10 alle 21 si passa dalle 11 alle 19, compresa la domenica) e chiuso alcuni ristoranti, mentre vanno avanti le procedure di sanificazione, al fine di tutelare dipendenti e clienti. Un primo, oculato passo a livello di luxury retail per una presa di coscienza a livello nazionale?