“Ho sempre immaginato che l’arte potesse fare la differenza nella vita delle persone e la convinzione che avesse il grande potere di unire individui distanti là dove la società avesse fallito”. Mattia Melzi fonda Melzifineart nel 2013 per realizzare il suo progetto e oggi, a Londra, in concomitanza con Frieze e le Italian Sales di Chriest’s e Sotheby’s, presenta la mostra Stop at nothing, presso la galleria di Alon Zakaim dall’1 al 30 ottobre.
“Ritengo che l’arte italiana del dopoguerra – spiega Mattia – abbia lasciato un’ impronta indelebile in quanto le avanguardie degli anni cinquanta e sessanta hanno rivoluzionato l’arte e sono attuali più che mai con il loro minimalismo”

Turi Simeti, Un ovale blu, 1968
Le opere esposte attraversano il periodo storico che dal 1950 arriva ai giorni nostri.
Tra le esperienze artistiche più significative di questi anni vi è la “pittura oggetto”: la tela viene manipolata, il supporto si modifica, il monocromatismo invade le opere d’arte, l’astrazione diventa concretezza, la pittura è il veicolo per un nuovo inizio contrapposto ai tragici eventi della guerra.
In esposizione grandi artisti degli anni Cinquanta e Sessanta, come Lucio Fontana, Arnaldo Pomodoro, Pietro Manzoni, Turi Simeti, Dadamaino, Pino Pinelli, Giorgio Griffa, Toni Costa, Agostino Bonalumi, e artisti italiani contemporanei come Marcello Lo Giudice, Matteo Negri, Stefano Perrone e il fotografo Riccardo Bagnoli.

Dadamaino, Oggetto ottico dinamico, 1971
“Il mio desiderio è sempre stato quello di trasmettere il mio entusiasmo a chi di arte non si è mai nutrito, e grazie a Melzi Fine Art attraverso i social networks, le mostre e i parties in luoghi sempre diversi sto coinvolgendo un numero crescente di appassionati”.
Stop at Nothing non è solo il nome di un’esposizione, ma rappresenta l’imperativo di chi non è disposto a scendere a compromessi pur di rendere i suoi sogni realtà.

Agostino Bonalumi, Bianco, 1977
Stop at Nothing
Melzi Fine Art c/o Alon Zakaim Fine Art, 5-7 Dover St. London W1S 4LD
1 – 30 Ottobre 2015